Se senti prurito o bruciore alle parti intime o nella zona dove l’elastico degli slip è a contatto con la pelle, potresti soffrire di una leggera allergia o sensibilità alle sostanze chimiche contenute nei tessuti.
Nei casi peggiori, a causa della scarsa traspirazione della pelle e del contatto con le sostanze chimiche, si passa dal bruciore alla formazione di piccole cisti molto fastidiose. Se queste cisti si rompono diventano anche parecchio dolorose. Vediamo quindi come prevenire o curare questi sgradevoli episodi.
La prima cosa da fare appena si nota qualche fastidio, rossore o prurito causato dalla biancheria intima è controllare la composizione dell’intimo che si sta indossando.
Viene abbastanza spontaneo comprendere come l’intimo in fibre artificiali derivate dal petrolio non sia un toccasana per la nostra pelle: nylon, lycra, elaspan, spandex… tutti materiali da evitare a priori anche se non si è allergici.
Anche le fibre di derivazione naturale possono portare a irritazioni. La lana, ad esempio, tende a causare eccessiva sudorazione e di conseguenza prurito o arrossamento.
Il cotone è una buona scelta, ma attenzione che si tratti di cotone biologico. Partendo dai pesticidi e insetticidi utilizzati nella coltivazione, fino ai trattamenti per lo sbiancamento, la filatura e gli ammorbidenti chimici, il cotone industriale assorbe una notevole quantità di sostanze chimiche durante le varie fasi di produzione.
Anche la scelta del colore può aiutare a tenere lontani prurito e irritazioni. I tessuti industriali vengono infatti conciati con coloranti non naturali, spesso contenenti sostanze chimiche dannose e metalli pesanti, in caso di particolare sensibilità della pelle è meglio optare per l’intimo bianco.
Solo i tessuti certificati biologici garantiscono che non vengano utilizzati pesticidi e diserbanti nella coltivazione, prodotti chimici nella lavorazione e tinture chimiche nella colorazione. Scegliendo l’intimo naturale e biologico si ha la certezza che la propria pelle e le parti intime siano al sicuro, provare per credere.